giovedì 26 luglio 2012

Dublino, 26 luglio 1856 – Ayot St Lawrence, 2 novembre 1950




Il segreto per essere infelici sta nell'avere il tempo sufficiente per domandarsi se si è felici

G. B. Shaw

Godalming, 26 luglio 1894 – Los Angeles, 22 novembre 1963




Ci sarà in una delle prossime generazioni un metodo farmacologico per far amare alle persone la loro condizione di servi e quindi produrre dittature, come dire, senza lacrime; una sorta di campo di concentramento indolore per intere società in cui le persone saranno private di fatto delle loro libertà, ma ne saranno piuttosto felici.

Aldous Huxley

da un discorso tenuto nel 1961 alla California Medical School di San Francisco


martedì 24 luglio 2012

Χάος



C'è gente convinta che un romanzo debba spiegare tutto. Che il romanzo debba essere il riparatore della vita e delle sue incoerenze. Ma la vità è mai stata coerente? E perciò pensa che lo scrittore occupi questa posizione centrale nello spazio e nel tempo per dare un inizio e un finale alle storie (ma lei conosce qualche storia che abbia un finale, una cosa che si dovrebbe chiamare finale, finale-finale?), collegare riempire vuoti e dissipare zone d'ombra; spiegare i comportamenti dei personaggi.
C'è chi crede che il romanzo abbia una funzione divulgativa e una vocazione pedagogica. Niente di più lontano dalla verità. Il romanzo non è fatto per mettere ordine nel caos. Il romanzo non è fatto per mettere ordine in un beneamato cazzo. Il romanzo non è nato per dare soddisfazione agli amanti dell'ordine. È fatto per divertirsi con le vertigini, per creare casino, per goderne, per rimestarlo.
Non si tratta di rispondere a domande ma di farne altre, sempre nuove, sempre più inquietanti.
Il romanzo, come la realtà reale, come le storie che conosciamo tutti e che ci capitano sempre, è pieno di parentesi, buchi, ellissi che ballano saltellando da una parte e dall'altra senza desiderare concretizzarsi, senza voglia di spiegarsi.
Credo di essere ben lontano dall'illusione che quando la vita diventa profondamente incoerente arrivi il romanzo a metterci una pezza.
D'altra parte non dobbiamo lamentarci troppo. Il romanzo è certamente il guercio in questo luminoso deserto messicano in cui abbondano i ciechi.



Paco Ignacio Taibo II

lunedì 23 luglio 2012

Siracusa, 23 luglio 1908 – Milano, 12 febbraio 1966






La nostra paura del peggio è più forte del nostro desiderio del meglio

Elio Vittorini



da Le due tensioni, a cura di Dante Isella, Il saggiatore

venerdì 20 luglio 2012

Arezzo, 20 luglio 1304 – Arquà, 18 luglio 1374




Ciò che ero solito amare, non amo più; mento: lo amo, ma meno; ecco, ho mentito di nuovo: lo amo, ma con più vergogna, con più tristezza; finalmente ho detto la verità. E' proprio così: amo, ma ciò che amerei non amare, ciò che vorrei odiare; amo tuttavia, ma contro voglia, nella costrizione, nel pianto, nella sofferenza. In me faccio triste esperienza di quel verso di un famosissimo poeta: "Ti odierò, se posso; se no, t'amerò contro voglia

Francesco Petrarca

da Ascesa al Monte Ventoso

giovedì 19 luglio 2012

Solamente lo spirito di servizio





La lotta alla mafia, il primo problema da risolvere nella nostra terra bellissima e disgraziata, non doveva essere soltanto una distaccata opera di repressione, ma un movimento culturale e morale che coinvolgesse tutti e specialmente le giovani generazioni, le più adatte a sentire subito la bellezza del fresco profumo di libertà che fa rifiutare il puzzo del compromesso morale, dell'indifferenza, della contiguità e quindi della complicità
Tratto da un discorso di Paolo Borsellino ai cittadini siciliani.

giovedì 12 luglio 2012

Parral, 12 luglio 1904 – Santiago, 23 settembre 1973

Non t'amo come se fossi rosa di sale, topazio
o freccia di garofani che propagano il fuoco:
t'amo come si amano certe cose oscure,
segretamente, tra l'ombra e l'anima.

T'amo come la pianta che non fiorisce e reca
dentro di sé, nascosta, la luce di quei fiori;
grazie al tuo amore vive oscuro nel mio corpo
il concentrato aroma che ascese dalla terra.

T'amo senza sapere come, né quando, né da dove,
t'amo direttamente senza problemi né orgoglio:
così ti amo perché non so amare altrimenti

che così, in questo modo in cui non sono e non sei,
così vicino che la tua mano sul mio petto è mia,
così vicino che si chiudono i tuoi occhi col mio sonno



Pablo Neruda

Livorno, 12 luglio 1884 – Parigi, 24 gennaio 1920



Noi abbiamo dei diritti diversi dagli altri perché abbiamo dei bisogni diversi che ci mettono al di sopra della loro morale

Amedeo Modigliani

venerdì 6 luglio 2012

martedì 3 luglio 2012

Praga, 3 luglio 1883 – Kierling, 3 giugno 1924




L'arte vola attorno alla verità, ma con una volontà ben precisa di non bruciarsi. Il suo talento consiste nel trovare nel vuoto oscuro un luogo in cui [...] si possano potentemente intercettare i raggi luminosi

Franz Kafka


da Preparativi di nozze in campagna

lunedì 2 luglio 2012

Glifada, 2 luglio 1939 – Glifada, 1 maggio 1976




Le lacrime che dai nostri occhi
vedrete sgorgare
non crediatele mai
segni di disperazione
Promessa sono solamente
Promessa di lotta


Alexandros Panagulis

Calw, 2 luglio 1877 – Montagnola, 9 agosto 1962




Stare a riflettere e scervellarsi conta poco, perché poi si fa ciò che si pensa, ma ogni passo, in fondo, è senza riflessione, così come lo vuole il cuore.

Hermann Hesse